Massimiliano “Re dei romani”

Nel 1486 durante la guerra di successione dei Borgogna Massimiliano fu eletto Re dei romani. Nel 1490 ottenne l’abdicazione del duca Sigismondo del Tirolo e grazie alla sua posizione strategica e la produttività delle sue miniere questo territorio ottenne nel tempo un importanza fondamentale per Massimiliano. Nel 1491 con la pace di Presburgo vennero conferite agli Asburgo alcune province dell’Ungheria occidentale. Federico III morì nel 1493 e da questo momento Massimiliano iniziò ad attuare i propri disegni nei confronti dei territori ereditati e dell’impero. Durante la dieta di Worms del 1495 si distinsero le idee di Massimiliano a quelle della maggioranza degli stati dell’impero guidati da Berthold von Henneberg, arcivescvo di Magonza e cancelliere imperiale.

Dominicus Custos, L’imperatore Massimiliano I, in Jacob Schrenck, Augustissimorum imperatorum, serenissimorum regum, atque archiducum […] gestarum succinctae descriptiones, 1601, tav. 5. Bibl. Naz. Braidense, NN.13.054.
Alla fine della dieta di Worms si arrivò ad un compromesso tra re e stati dell’impero: la decisione di impegnarsi per il mantenimento dei principi di giustizia e di pace che contraddistingueranno l’impero di Massimiliano I. La corte imperiale e la corte della Camera imperiale vennero separate e si decise che la maggioranza dei giudici sarebbe stata scelta e retribuita dagli stati dell’impero. In questo modo Massimiliano accolse che il suo potere venisse diminuito e riuscì ad ostacolare, anche se solo provvisoriamente, la volontà di Bertold von Henneberg di istituire un governo formato dagli stati dell’impero. La campagna d’Italia nella quale si impegnò a partire dal 1496 ebbe esiti disastrosi. Nel 1499 Massimiliano fu sconfitto dagli Svizzeri e dovette rinunciare alla possibilità di assediarli. Egli non riuscì a conquistare Milano e nel 1500 fu costretto ad accettare un governo formato dagli Stati imperiali, il Governo imperiale. Nel 1502 licenziò Berthold von Henneberg e pose fine al governo imperiale. Negli anni successivi beneficiò di un’ampia libertà d’azione grazie all’appoggio e alla protezione di molti principi ecclesiastici e laici. Con il protrarsi della guerra in Italia l’appoggio dell’impero nei confronti di Massimiliano si ridusse. A partire dall’autunno del 1517 a tutte queste complicazioni si aggiunse la riforma luterana che si realizzò solo dopo la morte di Massimiliano.

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