Un ruolo importante ha nell’Arco la moda dei geroglifici egiziani, scoppiata nel Quattrocento grazie al ritrovamento di un testo ritenuto allora antichissimo e ricco di sapienza, gli Hieroglyphica di Orapollo.
Il cosiddetto Misterium, cioè il timpano che sovrasta il fornice centrale dell’arco, con la figura di Massimiliano I circondato da animali e vari simboli del potere, fu ideato da Willibald Pirckheimer e Dürer utilizzando proprio gli Hieroglyphica di Orapollo.
Al centro del tabernacolo è raffigurato l’imperatore in armatura, con in testa la corona ornata da un basilisco e sormontata da una stella. Massimiliano I siede sopra un fascio di papiri e su un leone, mentre vicino a lui si trovano un toro, una gru con un sasso nella zampa e un cane che porta una stola al collo. Egli regge uno scettro nella mano sinistra, a cui è attorcigliato un serpente diviso a metà da un laccio, mentre con la destra tiene un globo su cui è appoggiato uno sparviero. Ai suoi piedi si trova un gallo che tiene sotto le zampe un serpente. Dietro l’imperatore si scorge il manto d’onore, con il motivo dell’aquila bicipite asburgica in giragli vegetali. In basso, sotto il gallo e il serpente, notiamo due piedi che stanno sull’acqua senza affondare.
La raffigurazione appare come una scena solenne caratterizzata da una forte valenza imperiale e ricorda alcune composizioni dell’Hynerotomachia Poliphili o allegorie ispirate al mondo classico.
in realtà L’intera rappresentazione è il corrispettivo in immagini di una frase geroglifica che esalta il sovrano per le sue qualità morali e belliche:
Eroe dalla fama eterna e immortale [Geroglifico n. 1, basilisco] nato da antica stirpe[n. 2, fascio di papiri], principe ottimo [n.3, cane con la stola], coraggiosissimo, fortissimo, vigilantissimo [n. 4, leone], dotato di tutti i beni della natura e erudito egregiamente in tutte le arti e discipline [n.5, rugiada stillante], divino [n. 6, stella] con l’aquila dell’impero romano [n. 7, aquila], signore di gran parte della terra [n. 8, serpente dimezzato] con virtù bellica e somma modestia [n. 9, toro] vinse con una vittoria eccellente [n. 9, sparviero] il potentissimo re francese [n.10, gallo che sta sopra un serpente], cosa che sembrava impossibile a tutti gli uomini [n.11 piedi di un uomo che camminano nell’acqua].
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