Strumento decisivo per la comprensione dell’Arco è una lunga legenda in lingua germanica composta da Johannes Stabius e apposta sotto l’Arco per favorire la comprensione del complesso apparato retorico-simbolico che il monumento voleva proporre ai suoi lettori. lI termine Clavis (chiave di lettura) è il titolo con il quale il testo venne pubblicato per la prima volta nel 1610, separatamente dalle incisioni dell’arco, ad indicare la sua funzione esegetica. Nella Clavis, non presente nell’esemplare braidense, l’Arco è considerato in sette parti. La Prima comprende le tre Porte, la Seconda la Porta centrale (o Porta dell’Onore), la Terza la Narrazione dei fatti memorabili della vita di Massimiliano I in 24 scene. La Quarta parte è dedicata a ritratti (?) di re e personaggi, e la Quinta, parallela e nella parte opposta dell’Arco, ai ritratti dei familiari dell’imperatore. La Sesta comprende le due torri cilindriche agli estremi dell’Arco, nelle quali sono illustrati «lodevoli esercizi dello spirito e utili attività» («[…]»). L’ultima parte è costituita dall’insieme dei simboli che costellano l’Arco. Sono 17 le fasce individuabili che scorrono parallele tra loro, dall’alto verso il basso. La scelta di Stabius, probabilmente l’ideatore, insieme a Massimiliano, della struttura dell’Arco, di individuare sette parti corrisponde quindi ad una suddivisione tematica dell’Arco.
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