Le due torrette cilindriche che insieme costruiscono le due estremità dell’Arco, illustrano «in quali lodevoli benedette e giovevoli cose la Maestà Imperiale si sia esercitata fin dalla gioventù e ancora vi si impegni quotidianamente»: si tratta del sesto nucleo tematico affrontato nella legenda di Stabius. Le xilografie di questa Parte sono da riferire con ogni probabilità alla mano di Albrecht Altdorfer.
La prima scena, la più alta della torretta a sinistra, mostra Massimiliano nell’atto di offrire il modello di una chiesa ad alcuni cavalieri dell’Ordine di San Giorgio, fondato dal padre Federico III (1467). Questo episodio illustra, nelle parole della Clavis, un’attività precisa, quella di «richiedere la grazia divina»: la stessa “attività” è rappresentata anche in una nota incisione di Hans Springklee, nella quale Massimiliano offre il modello a San Giorgio stesso.
Ulteriori pannelli illustrano le attività più varie: «l’artiglieria, la caccia principesca, l’architettura, l’esercizio di più lingue straniere, i giochi equestri e altre opere cristiane e opere buone». Le innovazioni promosse dall’Imperatore nel campo dell’artiglieria sono rappresentate nel terzo pannello dall’alto della torretta sinistra, e vedono un corrispettivo nella xilografia che vede Massimiliano rappresentato in una bottega di armaioli nel Weisskunig. Nel quarto pannello l’Imperatore è mostrato nell’atto di parlare con alcuni interlocutori in lingue diverse, mentre l’ultimo pannello della torretta lo mostra intento nell’attività della caccia.
Nella torretta di destra sono considerate ulteriori attività: il primo pannello lo rappresenta impegnato in tornei (Ritterspiele), mentre nel secondo dall’alto Massimiliano è rappresentato in atto di studiare, in trono, la Genealogia e l’Araldica. Nel terzo pannello è rappresentata dall’interno, in modo immaginario, la tomba realizzata per il padre Federico III. Nel pannello successivo il suo Tesoro, con oro e perle. L’ultimo pannello, che segue due riquadri lasciati vuoti, vede l’Imperatore al centro di un cantiere, a testimonianza delle sue attività di finanziamento per la realizzazione di edifici, ricordate anche nel cartiglio che sovrasta la rappresentazione.
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