Freydal

Massimiliano I,  oltre ad essere un amante della cultura e dell’arte, era legato alla cultura cavalleresca che interpretava le giostre, i tornei , le cacce e i giochi come espressioni essenziali della vita di corte. Per tramandare la propria memoria ai posteri, egli promosse una ricca attività editoriale:  fu così che nacquero le tre grandi opere sulla vita epica dell’imperatore: Freydal, Theuerdank, Weisskunig. Egli prese parte attiva nella creazione dei tre testi, dettando, suddividendo in capitoli, correggendo le prime stesure e controllando le illustrazioni.

Il Freydal o libro dei tornei,  affronta e tratta le diverse problematiche legate ai giochi della giostra, gare e tornei.
Il protagonista dell’opera è un giovane cavaliere – alter ego di Massimiliano I – che mette alla prova sé stesso, in un turbinio di tornei, per ottenere onore e gloria per sé e la propria casata. Le componenti necessarie al giovane per vincere i tornei vengono offerte dal padre aristocratico: destriero, armatura, araldica.

Nell’arco troviamo una scena che vede Massimiliano impegnato in tornei e balli in maschera che sembra ispirarsi al Freydal.

Massimiliano impegnato in tornei e feste in maschera, in Arco di trionfo di Massimiliano I,
Er hat getriben ritterspil
Darin ertzeigt auch kurtzweil vil
Mit warheit ich das sprechen kan
Als vormals ine kein furst hat than
Das alles doch mit solhem schimpf
Daraus im kam lob eer un glimpf

Si è dedicato ai tornei cavallereschi
E vi ha mostrato anche grande entusiasmo
Posso dirlo per davvero,
come prima di lui nessun principe ha fatto
e tutto questo con tale scherzo
che gli venne lode, onore e felicità

(trad. G. Gobber)


Nel portale della Österreichischen Nationalbibliothek di Vienna sono interamente visibili due manoscritti del Freydal , ( Cod. 2835, ms. 84 Bll) il primo dei quali contiene due illustrazioni di grande interesse.

Inoltre presso il Kunsthistorischen Museum di Vienna è conservato uno splendido codice del Freydal , il ms. KK5073. L’opera è caratterizzata da un ricco repertorio di 256 miniature, con raffigurazioni che celebrano il fasto dei tornei e dei giochi di corte. Le miniature sono impreziosite dall’utilizzo di oro ed argento. Le vicende narrate nel testo erano basate su effettivi incontri avvenuti tra il sovrano e importanti esponenti della nobiltà del tempo. Pur facendo riferimento a gare accadute realmente, i fatti venivano tuttavia resi in forma allegorica, non solo idealizzando i nomi dei protagonisti, ma anche ripetendo ritualmente le attività del torneo, in una sequenza ininterrotta e senza fine.